
Ciao Chiara,
che piacere aver cenato insieme a te, “creatrice” di "Tocco e tacchi”, in una veranda sulla spiaggia, con le luci dei lampioni intorno che si riflettevano sul mare e dal mare direttamente nei nostri piatti e anche nei nostri occhi,... dopo aver onorato un'ottima bottiglia di Gewurtzstraminer.
Questo posto così carino è il ristorante Panama di Alassio.
Ottimo menù e servizio molto curato e attento, grazie anche alla sapiente guida della gentile sig. Nuccia.
Sono sicura che il tuo reportage sulla cena - maghetta come sei nel fare foto - avrà successo sul tuo blog. Ma come mai tanto "sciaratto" per questa cena?
Perché proprio al ristorante Panama c'è ... ”lui”!!!
Il mio capolavoro,... il mio quadro "asparago violetto", in bella mostra, ben ambientato, proprio come si addice ad un quadro di tal valore!!!!
Ed ora - grazie a te - sarà anche inserito nel tuo blog .... insieme alla sua autrice, cioè....IO
Complimenti per il tuo estro.
Baci baci. Nicoletta
Tutto ha inizio dal corso di pittura che Nicoletta ha seguito questo inverno . A fine corso gli allievi , hanno realizzato opere con tema : L’asparago violetto d’Albenga . Eccellente prodotto presidio Slow food utilizzato per l’evento :" Otto Ristoranti - Quarantaquattro ricette sull'asparago violetto di Albenga " La foto del piatto fa parte del menù della serata : L'insalatina di asparago violetto con gamberi di Oneglia ed emulsione di olio extravergine .
Nico : tu che fai foto all’insalata , alle pentole , allo stoccafisso , ai pomodori , fai una foto ad un mazzetto di asparagi ? Mi serve per….
Ma si , io fotografo , tu fai il quadro che verrà esposto in uno dei ristoranti , ci faremo una cenetta con il violetto e pubblico anche un post .
… ma guarda da un asparago cosa ne è uscito fuori !
Per chi vuole sapere qualche notizia precisa , copio e incollo dal sito di SlowFood : "Inconfondibile, per i turioni molto grossi e per il colore viola intenso che gradatamente sfuma scendendo verso la base, l’asparago Violetto d’Albenga è una varietà unica al mondo. Il suo colore strano non dipende dalla tecnica di coltivazione, ma è legato al suo patrimonio genetico. E c’è una ragione scientifica che ne preserva la purezza: possedendo 40 cromosomi anziché 20 come tutti gli altri asparagi, il Violetto non può incrociarsi con altre varietà (i figli sarebbero sterili) e quindi non può imbastardirsi.
In California hanno tentato di brevettarlo e fior di agronomi hanno provato a coltivarlo in Nuova Zelanda, in Australia e negli Stati Uniti, ma con scarsissimi risultati.
I terreni alluvionali della Piana di Albenga, invece, sono perfetti: grazie al profondo strato sabbioso e limoso e al microclima. Eppure, in Liguria, questa varietà, che negli anni Trenta del Novecento era coltivata su più di 300 ettari, nel 2000 è scesa a meno di 10.
I contadini, infatti, si rivolgono a colture più redditizie e a produzioni con cicli più brevi, in modo da effettuare almeno due raccolti l’anno.
La coltivazione del Violetto è completamente manuale e la raccolta avviene da metà marzo ai primi di giugno……"






