La panissa , un piatto povero e semplice della cucina ligure , ma per me , ricco di ricordi ….....
Piaceva molto a mia mamma , ed in inverno compariva spesso sulla nostra tavola , semplicemente condita con olio buono , un po' di aceto , cipolline fresche e pepe macinato al momento .
Lei non potendo dedicare un'ora esclusivamente a girare la panissa , la comperava già pronta , nella classica forma del piatto fondo dove veniva messa a raffreddare . Altrettanto classico era il packaging :-))))) : carta oleata a contatto della panissa e carta paglia a completare il pacchetto .
Ora , a parte che la carta paglia è sparita , e comunque un foglio , costa come 1k di farina di ceci , se trovate la panissa già bella pronta , il gioco è presto fatto .
Se invece volete “giocare” vi racconto di un'altra panissa …......
Tutti i venerdì , la zia Rina , si armava di pazienza e con un cucchiaio di legno e uno strofinaccio avvolto intorno alla mano per proteggersi dagli schizzi bollenti , girava , adagio, adagio, per 1 ora , questa polentina che , diceva lei , non poteva essere abbandonata neppure per 1 minuto e quell'ora di attenzione , la voleva tutta !
Ora , per dirvela davvero tutta …..io l'ho fatta con il Bimby :-)
L'ha girata “ lui” per 1 h , piano piano …. Io l'ho messa a raffreddare in una ciotolina , per ottenere questa piccola cupola per poi tagliarla a spicchi e presentarla in un modo diverso .
Però vi assicuro che i cubotti anche un po' irregolari che faceva mia mamma …...erano più buoni ….....
Panissa300 gr farina di ceci
1 l acqua
sale
Stemperare la farina di ceci nell'acqua tiepida , in modo che non restino grumi , salare .
Porre sul fuoco e cuocere per 1h rimestando continuamente come per la polenta . Versare nei piatti e lasciare raffreddare . La panissa può essere mangiata in vari modi : tagliata a listarelle e fritta in abbondante olio , oppure condita con olio e cipolline , oppure tagliata a rombi e rosolata in olio e cipolla per porla poi in una pirofila , cospargendola di sugo di funghi e facendola gratinare .
Ricetta tratta da : Le autentiche ricette della cucina ligure . Ed e.r.g.a. Genova