lunedì 21 febbraio 2011

Bicchierino di pere , bavarese alla vaniglia , melassa di fichi del Cilento


1 pera
1 cucchiaio zucchero di canna
1 cucchiaio grappa alla pera
1 cucchiaino burro salato
100 gr latte
36 gr tuorli
36 gr zucchero
2 gr colla di pesce
100 gr panna
1 /2 bacca vaniglia
x guarnire
1 piccola pera
1 pezzetto di zenzero
100 gr acqua
50 gr zucchero
2 cucchiaini da caffè di melassa di fichi del Cilento
dose x 2 monoporzioni

Tagliare a cubetti la pera . Fondere il burro , spadellare velocemente i cubetti di pera , aggiungendo lo zucchero e sfumando con la grappa . Lasciare raffreddare .
Scaldare il latte con la vaniglia . Mescolare i tuorli con lo zucchero , unire il latte , mettere sul fuoco e portare a 84°. Unire la colla di pesce reidratata e raffreddare velocemente . Montare la panna ed amalgamarla alla crema fredda .
Bollire per qualche minuto l'acqua con lo zucchero e lo zenzero tagliato a fettine. Cuocere la pera x la guarnizione per 8' . (Il tempo dipende dalla maturazione e dalla grandezza del frutto) Lasciare sgocciolare e raffreddare .
Comporre il bicchierino : mettere sul fondo i cubetti di pera ed aggiungere delicatamente la bavarese . Lasciare raffreddare in frigo . Guarnire con 1 cucchiaino di melassa di fichi ….va beh , facoltativo :-) , e con mezza pera sciroppata .
Grazie a Laura per aver condiviso questo dolcetto e una serata di chiacchiere tra donne …..





lunedì 14 febbraio 2011

Cuoricini.......



Un piatto leggero e saporito , perfetto per la cena di San Valentino .
L'origano profuma la ricotta e il peperoncino ...regala un pizzico di piccantino . Le olive taggiasche e il parmigiano aggiungono sapore .
A questo punto , per accompagnare i cuoricini , occorre solo una salsa leggermente agrodolce e naturalmente ….rossa !
Buon Valentino a tutti …......

Cuori , ricotta e salsa di peperoni

2 cuori di pasta di Gragnano
150 gr ricotta
50 gr parmigiano
50 gr olive taggiasche denocciolate
1 pizzico di peperoncino
1 pizzico di origano
2 peperoni 1 giallo 1 rosso
4 cucchiai olio evo
2 pizzichi di zucchero
aceto
sale

Tagliare a listarelle i peperoni , saltarli in padella antiaderente con 2 cucchiai di olio salarli e cuocerli tenendoli croccanti . Unire lo zucchero , e sfumare con l'aceto . Frullarli con il minipimer .
Tagliare grossolanamente le olive ed unirle alla ricotta e il parmigiano . Insaporire con l'origano e il peperoncino.
Cuocere la pasta al dente , raffreddarla e farcirla con la ricotta aiutandosi con un sac a poches .
Cospargere con 2 cucchiai di parmigiano e mettere in forno a 180° per 10' .
Impiattare con la salsa di peperoni a parte o messa a specchio sul piatto .
Con questa ricetta partecipo al contest : HART-to-HART-






venerdì 11 febbraio 2011

Lo stinco ama la cocotte ;-)



Anche a me piace la cocotte , sopratutto mi piace cucinare in queste pentole dove gli ingredienti a poco a poco si fondono tra di loro, per arrivare dopo ore di cottura ad un sapore unico . Il bello è , che a parte la qualità dei prodotti , l'elemento principale qui è il tempo . Nell'era dei “quattro salti “, delle “giragiravolta”, delle fettine sottili sottili , che cuociono in un minuto e delle insalate nelle buste di plastica o forse delle insalate di plastica :-) , cucinare un brasato , uno spezzatino , uno stinco , in cocotte , diciamolo ….....è una bella soddisfazione ! Si , perchè una volta che gli ingredienti sono sistemati in pentola , cuociono sa soli , e aprendo il coperchio 2 ore dopo , sicuramente non ci mancheranno le insalate “inossidabili “ e neppure i 4 salti .
Magari 4 salti saranno da fare in palestra , per bruciare qualche caloria :-)
Scherzo ! per questo piatto , ho usato solo 4 cucchiai di olio …........e la stagione fredda ci autorizza a gustare un buon piatto cucinato nella cocotte .
Ho comperato uno stinco , senza avere in mente una ricetta precisa , è stata una ricetta in divenire , nel senso che non sapevo esattamente cosa sarebbe venuto fuori , l'unico ingrediente sicuro , era il tempo :-) sapevo che doveva cuocere a lungo . Però , state tranquilli , lo stinco in cocotte ricetta in divenire , ha superato la prova assaggio , è rimasto solo l'osso !

Stinco in cocotte

1 stinco di maiale
3 mele renette
2 porri
3 scalogni
2 topinambur
1 pezzetto di cannella
2 chiodi di garofano
2 grani pepe
2 cucchiai senape
2 cucchiai aceto di mele
4 cucchiai olio evo
sale

Brasare in tre cucchiai di olio , i porri tagliati sottili . Toglierli dalla pentola ed aggiungere un cucchiaio di olio e gli scalogni tagliati in 4 pezzi. Spalmare la senape sullo stinco e rosolarlo bene da tutti i lati . Sfumare con l'aceto di mele , lasciare evaporare , unire i porri brasati e metà mele tagliate a cubetti . Mescolare per qualche minuto ed aggiungere acqua calda fino a coprire lo stinco .
Aggiungere poco sale . Cuocere a fuoco basso , per 2 ore fino a consumare tutto il liquido .
Regolare di sale .
Per i cartocci
Sbucciare i topinambur e le mele rimanenti . Tagliare a cubetti le mele e a fettine i topinambur .
Tagliare 2 quadrati di carta fata di 20cm di lato posizionare nel centro le mele e topinambur , salare leggermente , unire 1 chiodo di garofano , 1 pezzettino di cannella , 1 grano di pepe e chiudere a saccottino. Cuocere in forno a 180° x 10' .
Tagliare lo stinco , ed impiattare con il fondo di cottura e il saccottino di mele e topinambur .
Con questa ricetta partecipo al givaway del Cavoletto di Bruxelles





mercoledì 9 febbraio 2011

La pasta brick abbraccia il baccalà


Fagottino di pasta brick

200 gr baccalà pronto per la cottura
2 patate
1 cipolla
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
prezzemolo
olio evo
pepe
4 fogli di pasta brick

Portare ad ebollizione 1 l d'acqua , con alcuni gambi di prezzemolo ed 1 spicchio di aglio vestito.
Immergere il baccalà fare riprendere il bollore , spegnere il fuoco , coprire la pentola e lasciarlo immerso fino a raffreddamento . Sgocciolarlo bene e sbriciolarlo in piccoli pezzi . Cuocere nella stessa acqua leggermente salata , le patate tagliate a fettine . Tagliare sottilmente la cipolla e rosolarla in poco olio , senza farla colorire , salarla . Unire baccalà , patate , cipolle , olive taggiasche e un cucchiaio di prezzemolo tritato . Condire con olio evo , pepe e regolare di sale .
Mettere 2 cucchiai di composto al centro di un foglio di pasta brick e chiudere a fagottino .
Spennellare con poco olio e cuocere in forno a 180° per 10' circa .






giovedì 3 febbraio 2011

Panissa


La panissa , un piatto povero e semplice della cucina ligure , ma per me , ricco di ricordi ….....
Piaceva molto a mia mamma , ed in inverno compariva spesso sulla nostra tavola , semplicemente condita con olio buono , un po' di aceto , cipolline fresche e pepe macinato al momento .
Lei non potendo dedicare un'ora esclusivamente a girare la panissa , la comperava già pronta , nella classica forma del piatto fondo dove veniva messa a raffreddare . Altrettanto classico era il packaging :-))))) : carta oleata a contatto della panissa e carta paglia a completare il pacchetto .
Ora , a parte che la carta paglia è sparita , e comunque un foglio , costa come 1k di farina di ceci , se trovate la panissa già bella pronta , il gioco è presto fatto .
Se invece volete “giocare” vi racconto di un'altra panissa …......
Tutti i venerdì , la zia Rina , si armava di pazienza e con un cucchiaio di legno e uno strofinaccio avvolto intorno alla mano per proteggersi dagli schizzi bollenti , girava , adagio, adagio, per 1 ora , questa polentina che , diceva lei , non poteva essere abbandonata neppure per 1 minuto e quell'ora di attenzione , la voleva tutta !
Ora , per dirvela davvero tutta …..io l'ho fatta con il Bimby :-)
L'ha girata “ lui” per 1 h , piano piano …. Io l'ho messa a raffreddare in una ciotolina , per ottenere questa piccola cupola per poi tagliarla a spicchi e presentarla in un modo diverso .
Però vi assicuro che i cubotti anche un po' irregolari che faceva mia mamma …...erano più buoni ….....

Panissa

300 gr farina di ceci
1 l acqua
sale
Stemperare la farina di ceci nell'acqua tiepida , in modo che non restino grumi , salare .
Porre sul fuoco e cuocere per 1h rimestando continuamente come per la polenta . Versare nei piatti e lasciare raffreddare . La panissa può essere mangiata in vari modi : tagliata a listarelle e fritta in abbondante olio , oppure condita con olio e cipolline , oppure tagliata a rombi e rosolata in olio e cipolla per porla poi in una pirofila , cospargendola di sugo di funghi e facendola gratinare .
Ricetta tratta da : Le autentiche ricette della cucina ligure . Ed e.r.g.a. Genova