Bellissime motivazioni per .....ritornare :
L’MTC , la sfida di Annalena
e il desiderio di riprendere a frequentare questo mondo J e le principesse che lo abitano .
Parlo di principesse perché
ricordo che mia nonna faceva un dolce simile e lo chiamava : la torta della
principessa .
Ora mi piace pensare alla
principessa Annalena che offre alle amiche un gioco con il riso . Loro
porteranno in dono , ricette piene di fantasia .
Tornando alla torta della
sposa o della principessa , non aspettatevi una torta sontuosa nel gusto o nell’aspetto .
E’ un dolce semplice , forse
a quei tempi se ne fregavano dei preziosi consigli del wedding planner .
In quanto al gusto , direi che è anche meglio di tante
bellissime cake design …..
Dal libro “La cucina di Vefa
“
Il riso pilaf della sposa è
un’antica ricetta di Tripolis , un villaggio sulle sponde del Mar Nero. Il
piatto era una vera prelibatezza che veniva offerta prima del matrimonio dalla
sposa alle amiche che venivano in visita portandole regali e dolci .
Riso pilaf della sposa
80 gr uvetta
1 cucchiaino di sale
325 gr riso a chicco lungo
175 gr zucchero
80 gr mandorle a lamelle tostate
5 cucchiai di burro
chiarificato
200 gr capelli d’angelo
olio evo per spennellare
cannella in polvere
gherigli di noci per decorare
miele
Mettere l’uvetta in una
ciotola , coprire d’acqua e lasciarla in ammollo per 15’ poi scolarla .
Portare a bollore 1l d’acqua
in una casseruola capiente . Salare ed unire il riso , coprire e cuocere per
15’. Aggiungere lo zucchero e proseguire la cottura per altri 5’ finchè il riso
non ha assorbito tutta l’acqua e risulta soffice e sgranato . Togliere dal
fuoco e unire l’uvetta e le mandorle .
Fare sciogliere il burro in
una padella , aggiungere la pasta e cuocere mescolando continuamente finchè non
è dorata . Unire il riso , coprire la padella con un tovagliolo , mettere il
coperchio e lasciare riposare per 10’ .Spennellare uno stampo con l’olio ,
riempirlo con il riso e premendo in modo da compattarlo . Rovesciare lo stampo
su un piatto da portata , cospargere con la cannella e decorare con i gherigli
di noce. ( io con mandorle )
Servire con un filo di miele
.
Il riso può essere preparato
anche in stampini individuali .
Per 6 persone
Ho decorato il piatto di portata con dei "ghirigori" di meringa e li ho colorati con il cannello .
6 commenti:
lo conosco! E' un piatto che faccio con i fili d'oro... Ma guarda che sei andata a pescare... Magnifico pilaf, rientro all'MTC con classe assoluta. E' bello averti a bordo.
Una torta molto simile la preparava mia mamma, ma senza i capelli d'angelo.
Proverò la tua....questo dolce è quello preferito da mio fratello, gli farò una sorpresa.
buon lunedì
scusa se te lo chiedo...ma il ristorante? che fine ha fatto?
su trip advisor si parla di nuovi proprietari...giusto quest'anno tornavo a Genova e avrei voluto provarlo....
Visto solo adesso. Ma che bella ricetta ! ! ! !
Complimenti Chiara, fa piacere rileggerti :-) :-)
Caspita sister...............le sai tutte più una!!!!!!!!!
La tua cucina è reale, squisita e preziosa nel piatto anche fuori dalla "cartolina" e... pure dopo giorni massacranti, cucine impegnative e moltitudini di cinesi indisciplinati e stonati.
love you my dear!!!!!
P.S. Incredibilmente stonati!!!!
Una ricetta che non conoscevo e che fa entrare nel mondo delle fiabe...
Bentornata Chiara. Un abbraccio.
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